LA PAROLA CHE BRUCIA

L’Apocalisse in letteratura: Fahrenheit 451 di Ray Bradbury

con don Paolo Alliata (scrittore), Simona Marchesini (archeologa, linguista), Felipe Leon (violoncello)

Popoli antichi hanno diffidato dello scritto come strumento di trasmissione del sapere. È l’oralità – pensavano – che meglio custodisce la parola dal rischio del fraintendimento. Da questo punto di vista il rogo di libri, che ha abbrutito varie pagine della storia, non ha potuto impedire la trasmissione della conoscenza, la corsa della sapienza sotto il cielo.
Anche nel romanzo di Bradbury respira come una tensione tra scritto e oralità. In un mondo futuro e distopico, dove la letteratura è bandita perché fa pensare e apre spazi di pericolosa profondità all’immaginazione, alcuni coraggiosi dissidenti custodiscono nella memoria opere intere, per consegnarle alla civiltà di domani. Sono diventati veri tabernacoli della parola.
La memoria e la profondità del cuore sono il fuoco per affrontare i giorni bui. Per tenersi aperti a una qualche fremito di rivelazione proprio quando si rischia di annegare nella superficialità.

In collaborazione con: Educandato Statale Agli Angeli e Diocesi di Verona

Si ringrazia: Fondazione Zanotto


Simona Marchesini, archeologa e linguista, ha studiato a Pisa e Tubinga, ha insegnato nelle università di Tubinga e Verona. I suoi ambiti di ricerca sono le lingue frammentarie del mondo antico, la sociolinguistica, la linguistica testuale, l’antropologia della scrittura. Recentemente si sta dedicando ad una teoria integrata del “contesto” linguistico, che aiuti nella comprensione del “senso” del testo. Nel 2009 ha fondato e coordina l’ente di ricerca Alteritas – Interazione tra i popoli, che studia le dinamiche d’incontro tra i popoli nello spazio e nel tempo. È responsabile scientifico di due progetti europei.

Don Paolo Alliata, dopo la laurea in Lettere Classiche all’Università degli Studi di Milano, viene ordinato prete dal cardinale Carlo Maria Martini. È vicario nella parrocchia milanese di Santa Maria Incoronata. Ha scritto testi teatrali sulla Bibbia destinati a bambini e ragazzi. Si impegna, attraverso predicazione e scritti, a proporre intrecci tra Bibbia e letteratura non religiosa. Dal 2019 è responsabile del Servizio per l’Apostolato Biblico della Diocesi di Milano.